Praga: la città delle cento torri

Praga è una città che mi ha sempre affascinato e da molto tempo avevo il desiderio di visitarla. Il suo profilo gotico misto al gusto art nouveau  mi spingevano a considerarla una città incantevole. Quest’estate sono riuscita finalmente a realizzare questo mio desiderio e per fortuna “la città d’oro” è stata all’altezza di ogni aspettativa!

GIORNO 1: Arriviamo a Praga dopo un viaggio in pullman di circa 4 ore da Monaco di Baviera (trovate il resoconto del viaggio qui) quindi ci rechiamo subito nella zona di Praga 5 (vi consiglio questa zona perché molto economica ma a pochi minuti dal centro con il tram) dove c’è il nostro appartamento prenotato su Airbnb (64€ in totale per cinque notti). Lasciati lì i bagagli prendiamo il tram e raggiungiamo Stare Mesto (la città vecchia). Restiamo subito affascinati dalla vista del castello di Praga che si staglia lontano mentre ai nostri piedi scorre il fiume Moldava.p1050633 Proseguiamo quindi verso uno dei luoghi più fotografati della città: il ponte Carlo. Con le sue statue e i molti artisti di strada è un luogo bello e caotico attraverso il quale la città vecchia si collega al “piccolo quartiere” (Mala Strana) con le sue meravigliose case dai colori pastello.

Accesso a Mala Strana da ponte Carlo
Accesso a Mala Strana da ponte Carlo

Dopo aver fatto un breve giro in questa zona, che vedremo meglio l’indomani, riattraversiamo il ponte Carlo per addentrarci nei vicoletti del quartiere vecchio dove scopriamo l’esistenza di un dolce dal nome impronunciabile e dall’aspetto invitante: il trdlo! (purtroppo solo per i non-celiaci)

Il diffusissimo Trdlo
Il diffusissimo Trdlo

Camminiamo fino a raggiungere il famoso orologio astronomico  e la piazza della città vecchia con le torri della chiesa di Santa Maria di Tyn sullo sfondo, il tutto reso ancora più splendido dalle luci del tramonto. Decidiamo quindi di mangiare in un ristorante vicino all’Hard Rock Cafè  e ritorniamo a casa per ricaricare le energie per il giorno seguente.

Orologio astronomico (dalle 9 alle 21 allo scoccare dell'ora c'è lo spettacolo con il cammino degli apostoli e la morte che suona la campana)
Orologio astronomico (dalle 9 alle 21 allo scoccare dell’ora c’è lo spettacolo con il cammino degli apostoli e la morte che suona la campana)

 

GIORNO 2: In questo giorno attiviamo la nostra Prague card di 4 giorni (per gli studenti il prezzo è di 47€) che permette l’ingresso gratuito o scontato in numerosi siti della città, oltre ad includere il trasporto pubblico (sia tram che metro). La nostra prima tappa è Pražský hrad, il castello di Praga, zona nelle cui mura sono incluse varie attrazioni turistiche. Infatti oltre al castello vi si trovano la famosa Cattedrale di San Vito, il Golden Lane (vicolo nel quale vissero numerose personalità di spicco boeme nel corso degli anni), la Daliborca (in cui venivano imprigionati e lasciati morire i criminali), la basilica di San Giorgio e uno splendido belvedere.

Retro della cattedrale di San Vito
Retro della cattedrale di San Vito
Panorama dal castello
Panorama dal castello

Dopo aver speso la mattinata nelle mura di Prazsky hrad scendiamo a piedi verso Mala Strana per dirigerci poi sulla Kampa island. Qui è possibile rilassarsi un po’ nel verde e, attraversando i piccoli ponti che collegano quest’isolotto alla terraferma, si può vedere un caratteristico mulino ad acqua o imbattersi nel Lennon wall divenuto a partire dagli anni 80 un simbolo di pace e libertà per i giovani di Praga.

Lennon wall, nei pressi della Kampa island
Lennon wall, nei pressi della Kampa island

Ritrovandoci nuovamente sul ponte Carlo decidiamo di vederlo questa volta dall’alto, dato che nella Prague card è inclusa la visita alle torri agli estremi del ponte, e scegliamo la più antica Torre del Ponte della Città Vecchia.

Vista del ponte Carlo dalla torre
Vista del ponte Carlo dalla torre

E’ ancora presto per cenare e raggiungiamo così Nove Mesto (la città nuova), attraversiamo na pirkope, un’ampia strada ricca di negozi, fino ad arrivare alla torre delle polveri adiacente alla casa municipale, edificio in stile liberty. Affrontiamo anche i gradini di questa antica torre e ci troviamo di fronte a un meraviglioso panorama della città immersa nella luce dorata del tramonto e capiamo anche perché Praga venga chiamata la città dalle cento torri.

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Vista di Praga al tramonto dalla torre delle polveri

Giorno 3: Questo giorno inizia alla scoperta del quartiere ebraico (lo Josefov). Infatti fino alla seconda guerra mondiale la comunità ebraica costituiva parte importante della società praghese e oggi vi sono ancora numerose sinagoghe in questa zona della città, in parte trasformate in musei per commemorare le vittime della shoah. Il biglietto include anche la visita al famoso cimitero ebraico dove è sepolto il rabbino Low che secondo la leggenda creò il Golem, mostro antropomorfo in argilla protettore degli ebrei, venduto oggi come souvenir.

Cimitero ebraico
Cimitero ebraico

La visita al quartiere ebraico ci ha tolto più tempo del previsto e i musei sono ormai quasi in chiusura così optiamo per una visita alla collina di Petrin dove è presente una torre (vano tentativo di emulare la torre eiffel), un osservatorio astronomico e un divertente labirinto di specchi.

Osservatorio astronomico (di sera è possibile vedere la superficie lunare e anche qualche pianeta, noi abbiamo visto Marte e Saturno ^-^)
Osservatorio astronomico (di sera è possibile vedere la superficie lunare e anche qualche pianeta, noi abbiamo visto Marte e Saturno ^-^)

GIORNO 4: Il quarto giorno di buon’ora ci dirigiamo verso il Mucha Museum (finalmente!!), museo consigliatissimo a tutti gli amanti dell’Art nouveau e in particolare di questo artista che io adoro sin dai tempi delle scuole medie.

Manifesta di Gismonda, opera che aprì le porte del successo ad Alphonse Mucha
Manifesta di Gismonda, opera che aprì le porte del successo ad Alphonse Mucha

Per me trascorrere le restanti ore della giornata in questo luogo non sarebbe affatto male, tuttavia abbiamo altro in programma e quindi usciamo per andare alla volta di Vysehrad, la roccia sul fiume, dove si dice sia vissuta la principessa Libuse, che secondo la leggenda fu la fondatrice della città di Praga. Tra le mura di Vysehrad ci sono numerosi luoghi che vale la pena di visitare, tra tutti la magnifica Basilica di Pietro e Paolo con i suoi interni liberty (nel cimitero attiguo è sepolto Alphonse Mucha).

Interno della Basilica di San Pietro e Paolo a Vysehrad
Interno della Basilica di San Pietro e Paolo a Vysehrad

Da qui ci dirigiamo poi verso la casa danzante, edificio moderno dallo stile non convenzionale che ricorda vagamente una coppia di ballerini e per questo chiamato anche “Fred e Ginger”.

Casa danzante
Casa danzante

Il nostro proposito è salire sulla torre per prendere un caffè ammirando la vista della città tuttavia sfortuna vuole che l’ascensore è rotto, per cui lasciamo un po’ dispiaciuti l’edificio e andiamo verso la città nuova alla scoperta di alcune statue dell’artista irriverente David Černý sparse per la città e della statua rotante della testa di Kafka. La giornata si conclude mangiando gulash in un locale (U Karla) che offriva piatti tipici anche gluten free!

Gulash gluten-free :D
Gulash gluten-free 😀

GIORNO 5: Il nostro ultimo giorno a Praga inizia a Praga 7 dove c’è il narodni muzeum (Museo nazionale) e l’esposizione dell’epopea slava di Mucha. Dopo aver passato molto tempo ad ammirare l’epopea slava e aver dato un rapido sguardo alle opere che più ci interessavano nella restante galleria ci spostiamo verso il centro.

Particolare di uno dei dipinti del ciclo dell'epopea slava di A. Mucha
Particolare di uno dei dipinti del ciclo dell’epopea slava di A. Mucha

La giornata è piovosa e non invoglia a stare all’aria aperta così decidiamo di partecipare ad un tour di due ore della città in bus (incluso nella Prague card) con audioguida in italiano inclusa. Scesi dal bus nei pressi della torre delle polveri passeggiamo fino alla piazza ed entriamo nella torre dell’orologio astronomico e nell’adiacente municipio della città vecchia, dove è possibile partecipare ad una visita guidata in lingua inglese. Dopo aver ammirato per un’ultima volta il profilo della città dalla torre, ceniamo e torniamo a casa un po’ tristi per la fine di questo viaggio ma consapevoli che Praga in fondo è una città “vicina” e accessibile e sicuramente in futuro ci torneremo.

Piazza della città vecchia con la chiesa di Santa Maria di Tyn viste dalla torre dell'orologio astronomico
Piazza della città vecchia con la chiesa di Santa Maria di Tyn viste dalla torre dell’orologio astronomico

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